
Non è sempre facile stabilire chi ha ragione o chi ha torto in un incidente stradale. Chi guida il veicolo è sempre soggetto a quella che viene definita “presunzione di colpa”: guidare è un rischio. Il conducente deve quindi dimostrare di non avere infranto le regole del Codice della Strada. Approfondiamo l’argomento in questo articolo.
Come stabilire chi ha ragione in un incidente stradale
Chi è alla guida del veicolo durante un incidente ha la responsabilità di quanto è accaduto. Lo stabilisce la legge introducendo ciò che viene chiamata “presunzione di colpa”. Tale presunzione rimane fino a quando il conducente non riesce a dimostrare:
- di non avere infranto le regole del Codice della Strada
- di aver messo in atto ogni azione possibile per evitare l’incidente stradale
Come dimostrare di aver rispettato il Codice della Strada
Per stabilire chi ha ragione in un incidente stradale si deve partire dall’analisi delle dinamiche dell’incidente.
Se il conducente ha oltrepassato i limiti di velocità, se guidava in stato di ebbrezza o con il cellulare in mano; se, in poche parole, ha infranto le regole stradali, è inutile stare a discuterne: non può che assumersi la responsabilità di quanto accaduto.
Come dimostrare di aver messo in atto ogni azione possibile per evitare l’incidente stradale
Una volta stabilito che nessuna regola è stata infranta, si prospetta un altro tipo di analisi che riguarda, in primis, l’attuazione di un comportamento responsabile e prudente.
In secondo luogo, si raccolgono informazioni e testimonianze in grado di stabilire che il conducente ha ragione e il torto è imputabile a un altro automobilista.
Entrambe le azioni di analisi sono fondamentali: dimostrare un solo punto tra i due implica il concretizzarsi di un “concorso di colpa”. In questo caso, non è più importante stabilire chi ha ragione e chi ha torto in un incidente stradale, perché entrambi i soggetti coinvolti devono ripartirsi la responsabilità e il conseguente pagamento per il risarcimento danni.
Chi ha ragione in un incidente stradale se il pedone è coinvolto
Se un pedone rimane coinvolto in un incidente stradale, questi ha ragione. Salvo rare eccezioni.
Lo stabilisce la Corte di Cassazione, sentenza 5399 del 5 marzo 2013.
Di seguito parte del testo:
“Se il pedone – nell’atto di attraversare la strada in un punto privo di strisce pedonali – non dà la precedenza ai veicoli che sopraggiungono e inizia l’attraversamento distrattamente, sussiste comunque una concorrente responsabilità del conducente del veicolo investitore, se emerge che ha tenuto una velocità eccessiva o non adeguata alle circostanze di tempo e di luogo.”
Nella maggior parte delle situazioni, in caso di incidente di un pedone la responsabilità si presume a carico del guidatore.
Chi ha ragione in un incidente stradale: il “concorso di colpa”
Più complicato è quindi stabilire chi ha ragione in caso di incidente tra due auto. Normalmente si parla di “presunzione di colpa”: non è un’eccezione presupporre una responsabilità al 50% di entrambi i guidatori coinvolti.
Il conducente che rimane coinvolto in un sinistro deve provare la propria assenza di responsabilità e nello stesso tempo deve provare che la responsabilità sia dell’altro guidatore. Fino a prova contraria, la colpa ricadrà su tutti e due i soggetti coinvolti.
Per poter stabilire con certezza chi ha ragione in un incidente stradale, diventa quindi fondamentale dimostrare di aver seguito tutte le regole del Codice della Strada e di aver evitato in tutti i modi il sinistro. Se hai bisogno di aiuto e vuoi avvalerti del supporto di un consulente in grado di facilitare il lavoro di ricostruzione e analisi delle dinamiche di un incidente, contattaci. Ti aiuteremo gratuitamente.

