In tante occasioni, a seguito di un sinistro stradale e di solito a causa di un tamponamento, ci si imbatte nel classico colpo di frusta. Tecnicamente: il trauma da distorsione del rachide cervicale.
Cosa succede in questi casi?
Sappiamo che di sicuro, laddove il colpo di frusta si sia verificato a causa ed in conseguenza di un incidente stradale, l’assicurazione sarà tenuta al risarcimento dei danni: si tratta, in particolare, di un risarcimento danno per lesione, essendo la compagnia assicurativa tenuta a risarcire non solo (e non tanto) i danni al veicolo, ma anche (e soprattutto) i danni fisici eventualmente procurati al conducente o ai malcapitati passeggeri.
Leggendo questo articolo capirai sicuramente come è possibile farsi risarcire il colpo di frusta.
Ti possiamo però consigliare, preliminarmente, di rivolgerti, nel caso di bisogno, ad un professionista: il fai da te non è mai la soluzione giusta, perché si rischia di incorrere in fregature. Le procedure di risarcimento danni da sinistro stradali, infatti, son assai complesse e rischiose per chi richiede un indennizzo e provare a farsi giustizia da soli significa incappare in un iter burocratico che rischia di mettere a repentaglio la possibilità di incassare l’assegno.
RimborsoSicuro.it, grazie all’esperienza pluriennale acquisita ed alla presenza di un consolidato network di professionisti specializzati nel settore dell’infortunistica stradale, è in grado di fornire gratuitamente assistenza a tutti coloro i quali vogliano far valere i propri diritti, rendendo concreta la possiblità di ottenere congrui indennizzi per il caso di lesioni da incidente con veicoli e non.
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Ma riavvolgiamo il nastro, facciamo un passo indietro.
Risarcimento colpo di frusta, cosa fare
Che cos’è il colpo di frusta? In quali casi ci sono i presupposti per richiedere il risarcimento danni per un colpo di frusta?
In questo breve ma denso articolo cercheremo di rispondere a queste domande con la speranza e la volontà di rendere a tutti più chiaro questo delicato argomento.
Innanzitutto si deve precisare che, in questo caso, per colpo di frusta non s’intende ovviamente l’impatto della frusta quale oggetto contundente capace di arrecare gravi danni a cose o persone, ma ci si riferisce ad un movimento articolare del rachide cervicale a seguito di un’accelerazione o decelerazione.
Pertanto, semplicemente, si tratta di un acciacco fisico della zona collo-spalla che, nella maggior parte dei casi, può essere procurato a seguito di un incidente stradale, o di un tamponamento, per capirci.
Tenendo bene a mente questo, è importante adesso andare a capire quando è possibile richiedere il risarcimento dei danni fisici, oltre che materiali, alla propria compagnia assicurativa.
Ti invitiamo, al riguardo, a leggere l’approfondimento dedicato alle procedure da seguire in caso di sinistro stradale.
Indennizzo per Colpo di Frusta: in quali casi si può richiedere
Per ora, però, ci limitiamo ad indicarti brevemente quelli che sono i requisiti ed i presupposti utili all’ottenimento dell’indennizzo per colpo di frusta.
- la situazione “ideale” è che tutti i veicoli coinvolti nell’incidente stradale risultino assicurati. Questa circostanza, infatti, semplifica notevolmente le cose e consente ad accedere anche, nella maggior parte dei casi, alla procedura di indennizzo diretto, con notevole risparmio di tempo e di risorse economiche.
- il Tutto si complica, evidentemente, laddove uno o più veicoli coinvolti nel sinistro non risultino assicurati: in tal caso, come regola di massima, il soggetto danneggiato avrà comunque la possibilità di ottenere il legittimo risarcimento rivolgendosi al fondo di garanzia per le vittime della strada; quindi, anche se vieni tamponato da un pirata della strada o da un veicolo non assicurato ed hai riportato danni fisici come quelli sopraindicati, hai tutto il diritto di effettuare la tua richiesta di risarcimento.
- In qualità di passeggero potrai chiedere il tuo indennizzo per colpo di frusta alla compagnia assicurativa che copre il veicolo sul quale risultavi trasportato. E’ semplice, non dovrai far altro che inoltrare la tua richiesta all’assicurazione del veicolo sul quale viaggiavi al momento dell’impatto.
- Diverso il caso in cui, sempre in qualità di passeggero tu sia risultato vittima di colpo di frusta ma il veicolo nel quale viaggiavi risultava non assicurato: in questa ipotesi, se il veicolo che ha causato l’incidente è assicurato, potrai fare azione diretta nei suoi confronti per ottenere quanto ti spetta; in alternativa, potrai rivolgerti al fondo garante vittime della strada.
- Se invece hai subìto il trauma mentre eri conducente del veicolo, potrai, se il tuo veicolo è regolarmente assicurato, avviare la pratica di risarcimento tramite il cosiddetto indennizzo diretto: ti farai risarcire, in sintesi, dalla tua stessa compagnia assicurativa;
- Diversamente, se al momento dell’impatto il tuo veicolo non era assicurato e tu risultavi conducente, dovrai necessariamente agire nei confronti della compagnia assicuratrice che copriva il veicolo tamponante; ove anche però quest’ultimo veicolo risultasse non coperto da garanzia assicurativa, non avrai altra strada: dovrai rivolgerti al noto Fondo Vittime della Strada.
- Se tu stesso hai tamponato un altro veicolo assicurato ed a seguito dell’impatto hai avuto un colpo di frusta, non è possibile avviare una richiesta di risarcimento danni, poiché ricorda che devi sempre verificare la dinamica dell’incidente che, in questo caso, vede te nel torto.
- Se invece sei un passeggero e a seguito di un sinistro stradale riporti un colpo di frusta, qualunque sia la dinamica, potrai sempre effettuare la domanda di risarcimento danni fisici, sempre nel caso in cui il veicolo nel quale viaggiavi era assicurato. Questo perché essendo tu il trasportato, sei esonerato da qualsiasi responsabilità inerente all’incidente.
Come si accerta il colpo di frusta
Il risarcimento per lesioni da colpo di frusta può esser riconosciuto solo in presenza di un esame strumentale che accerti il danno subito, come una radiografia o una risonanza magnetica. E, come se non bastasse, in seguito ad una modifica della normativa nel 2017, deve esserci anche un riscontro visivo (o strumentale) del colpo subito, come una cicatrice o una lieve lesione.
Ma come dimostrare il colpo di frusta?
Quest’ultimo punto è stato sicuramente quello più discusso e contestato. Non tutti sanno è che in passato, per ottenere un risarcimento dalla propria compagnia assicurativa per un colpo di frusta in seguito ad un tamponamento era sufficiente recarsi da un medico o al pronto soccorso per vedersi diagnosticato il trauma.
In virtù di questo, molte sono state le persone che hanno cavalcato l’onda e abusato in maniera illecita di questo sistema di riscontro della microlesione, falsificando il certificato medico (molte volte con il consenso di quest’ultimo) del loro malessere (mai esistito) a seguito di un fittizio tamponamento al fine di ottenere il risarcimento dalla loro compagnia assicurativa.
Per questo motivo, con il decreto Monti nel 2012, sono state applicate misure molto più rigide e severe volte all’accertamento reale e scientifico della presenza di un lesione lieve, quale appunto il colpo di frusta, che possa esser considerata risarcibile solo in presenza dei presupposti previsti (esame medico dal quale risulti scientificamente evidente il danno riportato dal soggetto).
Il decreto, quindi, per arginare fenomeni criminosi, ha stabilito che in presenza delle cosiddette microlesioni, ossia di quelle lesioni che determinano il riconoscimento di non oltre 9 punti di invalidità, la persona che voglia esser risarcita per il danno biologico debba provare il danno producendo un esame clinico di carattere strumentale (si pensi ai classici raggi, o alla risonanza magnetica, alla tac: a tutti gli esami diagnostici, insomma, che possono esser messi a punto da una struttura ospedaliera).
In sintesi, per ottenere il risarcimento dei danni subiti per colpa di frusta non sarà più sufficiente la produzione di un semplice certificato medico del proprio dottore di fiducia o del pronto soccorso, ma servirà produrre ben più precisi e costosi esami che dimostrino scientificamente l’effettiva sussistenza della lesione. Solo in questi casi, infatti, si potrà chiedere (ed ottenere) l’agognato risarcimento.
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