
Vediamo come funizona il danno biologico macropermanente a seguito di un incidente stradale.
Quando si verifica un incidente stradale, l’urto violento potrebbe aver provocato danni patrimoniali e danni non patrimoniali, che ugualmente hanno diritto ad essere risarciti. Il riferimento normativo è l’Art. 2059 del Codice Civile, il quale dispone che è risarcibile anche il danno non patrimoniale, quando lo stesso colpisce beni costituzionalmente garantiti. In materia di danni non patrimoniali, che attengono alla sfera psico-fisica del soggetto (Clicca qui per leggere l’articolo e saperne di più), troviamo il danno biologico macropermanente/micropermanente da incidente stradale. Quest’ultimo non deve essere però confuso con il danno morale.
- Danno morale: è quello conseguente ad un incidente stradale, che attiene alla sfera emotiva del soggetto leso.
- Danno biologico: si tratta della lesione all’integrità psicofisica del soggetto.
Il danno biologico può comportare:
- Invalidità permanente: in questo caso, le lesioni colpiscono a 360° la vita del soggetto e non potranno essere guarite.
- Inabilità temporanea: impossibilità di svolgere determinate attività entro un certo arco di tempo.
Scopriamo nel dettaglio, cosa comporta il danno biologico macropermanente o micropermanente da incidente stradale e come si risarcisce.
Lesioni e danno biologico macropermanenti e micropermanenti
Il danno biologico da incidente stradale si fonda su una fondamentale distinzione tra: lesioni macro-permanenti e lesioni micro-permanenti. Da questa distinzione deriva una diversa modalità di riferimento per il calcolo del risarcimento.
- Lesioni micro-permanenti: il Codice delle assicurazioni le individua come invalidità inferiori ai 9 punti Sono lesioni lievi, per le quali il risarcimento è calcolato sulla base di tabelle.
- Lesioni macro-permanenti: si differenziano dalle prime in quanto sono lesioni più gravi, alle quali si attribuiscono più di 9 punti percentuali di invalidità. Si comprende bene, che si tratta di situazioni delicate, che necessitano di rigore e accuratezza.
Ad ogni modo, il danno biologico da incidente stradale, subito dal soggetto, viene calcato in punti percentuali sulla base di una documentazione medica. È necessario quindi, dimostrare specificamente le lesioni subite con certificazioni valide, affinché le stesse possano essere risarcite.
Risarcimento danno biologico macropermanente e micropermanente
Dalla distinzione appena fatta deriva una modalità diversa di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di danno biologico da incidente stradale.
Infatti, quando il danno biologico è di lieve entità si fa riferimento a delle tabelle stabilite per legge. Diversamente, quando si tratta di un danno biologico superiore ai 9 punti percentuali, il calcolo del risarcimento avviene sulla base di tabelle giurisprudenziali.
Danno biologico lieve: le tabelle elaborate per legge prende in considerazione due fattori variabili, che sono età e grado di invalidità. L’ammontare del risarcimento aumenta proporzionalmente al crescere della percentuale di invalidità; diminuisce all’aumentare dell’età del soggetto leso. Più il soggetto leso è anziano, minore sarà la somma di risarcimento a cui avrà diritto.
Danno biologico grave: il riferimento in questo caso, sono le tabelle giurisprudenziali. Le variabili per il calcolo sono:
- Tipo di lesione
- Gravità della lesione
- Giorni di degenza
- Età della vittima.
Dal calcolo di queste variabili, ne risulta l’ammontare del risarcimento per danno biologico da incedente stradale.
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