Mi permetto di contattarvi in merito ad un caso di malasanità. Ho letto sul vostro articolo che vi occupate di responsabilità medica e difesa del malato di cui è stata vittima mia madre presso una struttura sanitaria della città di Palermo.
Un semplicissimo intervento per l’inserimento di un pacemaker si è trasformato in un incubo che ha quasi ucciso la paziente.
Siamo in possesso delle cartelle cliniche delle due strutture sanitarie che hanno seguito la paziente nel corso dei 10 giorni afferenti l’evento.
Desidererei sapere cosa occorre fare per ricevere un vostro parere sulla fattibilità o meno di un’azione risarcitoria nel caso in cui ci sia stata una responsabilità dei medici o della struttura sanitaria.
Il recapito telefonico che ho provveduto ad inserire nel vostro database è quello di mia madre per cui non esitate a contattarla per maggiori informazioni.

malasanità risarcimento
Secondo voi ci può essere una responsabilità del medico che ha operato mia madre?
Nel caso di errore medico ci potrebbe essere un risarcimento danni?
Se il medico ha colpa grave potrebbe esserci una responsabilità penale del medico?
Ho provato a contattare il numero verde malasanità, mi ha risposto la signora Rita la quale mi ha detto che poteva trattarsi di un caso di colpa medica invitandomi ad inviare alcuni documenti indispensabili per poter fare effettuare una perizia medico legale da un vostro medico legale o da un medico specialista.
Gent.le Sig.ra Rita di RimborsoSicuro,
come da accordi trasmetto documentazione inerente il caso di malasanità di cui è stata vittima mia madre alias R.S.
Premetto che a causa del peso della documentazione allegata provvederò ad inviarla tramite il servizio gratuito “wetrasfer”, pertanto riceverà un link sul quale cliccare per scaricare in una sola volta tutta la documentazione.
Elenco documentazione medica:
– cartella clinica ospedale Villa Sofia;
– cartella clinica ospedale Policlinico;
– esame recente ecocardiocolordoppler;
– esame recente RX polmoni;
– carta identità (foto) fronte retro.
Alla presente invece allego relazione preparata da noi contente excursus di quanto accaduto.
Mi preme sottolineare alcuni punti salienti di quanto accaduto e che non troppo chiaramente si evincono dalla documentazione allegata.
La paziente è entrata in ospedale per un banale intervento avente come obiettivo l’inserimento di un pacemaker e ne è uscita viva esclusivamente grazie all’intervento dell’equipe del secondo nosocomio, dopo alcuni giorni in terapia intensiva e la riserva sulla vita (ammessa esplicitamente dal personale in servizio il giorno del ricovero in terapia intensiva).
Allo stato dell’arte, a parte naturalmente il disagio psicofisico della paziente e dei familiari durante l’accadimento, le conseguenze di quanto successo, e che a nostro parere vanno indennizzate, solo nel caso di negligenza medica oppure anche se:
– la paziente presenta un’enorme cicatrice al centro del petto che non dovrebbe esserci, conseguenza dell’intervento a cuore aperto a cui è stata sottoposta per salvarle la vita;
– la paziente da quel giorno ha subito un peggioramento notevole delle proprie condizioni psichiche, a mero titolo di esempio si citano l’insonnia, l’insicurezza circa le proprie condizioni di salute, gli incubi assai frequenti ed altri ancora che una semplice perizia psichiatrica non avrà difficoltà a mostrare;
– la paziente presenta notevoli difficoltà causate da un precoce affaticamento, sempre a titolo di esempio si cita la necessità di percorrere una normalissima scala tra un piano e l’altro con necessità di una sosta nel mezzo, premetto egualmente che non abbiamo alcuna difficoltà a documentare che la paziente in condizioni di pre-intervento era un’assidua giocatrice di tennis, faceva palestra almeno due volte a settimana e acquagym, quindi una sportiva. Oggi è stata costretta ad interrompere qualunque attività motoria non ordinaria, salire le scale compresa.
A nostro dire dunque esistono diversi spunti sui quali poter indire una causa per risarcimento danni da responsabilità medica sappiamo se possano esistere anche danni per responsabilità professionale medica o responsabilità infermieristica per questo ci affidiamo a voi.
Infine mi permetto di segnalare un altro aspetto a nostro avviso fondamentale per lo studio del caso; qui non è in discussione secondo noi il fatto che il chirurgo abbia “erroneamente” forato la parete del cuore spingendo troppo in fondo la vite dell’elettrodo (fatto di per sé già gravissimo e statisticamente improbabile secondo dati ISTAT), il vero errore medico che stava costando la vita della paziente è stato di non accorgersi per 36 ore dell’emorragia emicardica causata dal precedente errore, con l’aggravante che la paziente da quando è uscita dalla sala operatoria sino a prima di collassare ed essere trasportata d’urgenza al policlinico (dove poi le hanno salvato la vita), ha manifestato regolarmente dolori assolutamente “non compatibili” con il postoperatorio di un intervento di peacemaker. Questa negligenza del medico che l’ha operata, stava causando la morte della paziente ed ha condotto alle gravi menomazioni di cui sopra.
Nella speranza di aver trasferito quante più informazioni possibili, non esitate a contattare la paziente al telefono per ulteriori dettagli.
Vorrei che mia madre fosse chiamata da un avvocato esperto in malasanità per capire se ci sia effettivamente un caso di responsabilità sanitaria o una colpa professionale del medico.
Avete degli avvocati esperti per malasanità nella vostra struttura che hanno già ottenuto vittorie in questi tipi di cause per responsabilità medica?
Quali sono i tempi per risarcimento danni per malasanità?
RingraziandoVi anticipatamente per l’attenzione prestata porgo cordiali saluti.
Se anche tu rientri tra le vittime di malasanità, non esitare a contattarci mediante il MODULO CONTATTACI
Ci teniamo a sottolineare che l’assistenza offerta da Rimborso Sicuro è sempre gratuita, in quanto il nostro scopo ultimo è proprio garantire tutela a tutti gli utenti e far valere sempre i loro diritti!