A seguito di un incidente stradale l’assicurazione non paga se si verificano determinate circostanze specifiche. Ad esempio se il conducente ha violato il codice della strada e ha infranto la legge, ma anche a causa di ritardi o disguidi burocratici. Data la complessità dell’argomento, è sempre bene sapere cosa fare se l’assicurazione non risarcisce un incidente stradale.
A fronte delle tante possibilità e motivazioni per cui l’assicurazione non paga, una tra le più importanti da sapere è: “Se l’assicurazione non paga, devo pagare io?” Chi, infatti, dovrà pagare i danni al verificarsi di alcune circostanze?
Rispondiamo alla domanda in questo articolo.

Perché l’assicurazione non paga in caso di incidente stradale?
Quando si ha un incidente stradale, l’assicurazione non paga il conducente che ha provocato il sinistro ma paga solo la parte lesa.
Tuttavia, anche se sei la parte lesa, ci sono alcune misure precauzionali di cui devi essere a conoscenza e che, se violate, potrebbero concorrere al non pagamento da parte dell’assicurazione.
1 – La denuncia di un incidente stradale con un altro veicolo è obbligatoria per legge.
Che tu sia il responsabile o la vittima, devi documentare l’incidente e informare la tua compagnia assicurativa compilando la Relazione dell’incidente delle forze dell’ordine. Se hai causato l’incidente, hai tre giorni di tempo per denunciarlo.
2 – In caso di incidente stradale è obbligatorio richiedere l’assistenza delle forze dell’ordine
È anche opportuno avvisare le autorità se a seguito di un incidente stradale derivano problemi di circolazione più o meno gravi.
3 – Lo spostamento dei veicoli o meno dipende dalla gravità dell’incidente
In caso di gravi danni a veicoli e / o persone è importante non spostare i mezzi coinvolti fino all’arrivo delle forze dell’ordine.
Al contrario, se si tratta di un incidente stradale di lieve entità i veicoli possono essere spostati in modo da non intralciare il traffico ma, prima di spostare i veicoli, si consiglia di fare delle foto.
Per i motivi sopracitati, l’assicurazione non paga i danni in caso di incidente perché si sono verificate alcune circostanze specifiche:
- si è responsabili per l’incidente
- il conducente violava il codice della strada
- l’incidente è un falso
- l’assicurazione è scaduta
C’è da aggiungere una nota: se l’incidente stradale è avvenuto tra parenti fino al terzo grado, l’assicurazione paga i danni solo alle persone.
Quando l’assicurazione non paga la parte lesa
Può capitare che l’assicurazione non paghi la parte lesa. Quando si ha un incidente stradale, la parte lesa viene risarcita dalla propria assicurazione che, a sua volta, riceve il pagamento dalla controparte, ovvero la compagnia assicurativa di colui che ha provocato l’incidente.
Può capitare che le assicurazioni non siano in grado di stabilire chi sia il colpevole e chi la parte lesa. Per risolvere la questione, ed evitare di essere frodate, le compagnie di assicurazione avviano una istruttoria interna per poter visionare e valutare il verbale che le forze dell’ordine sono tenute a compilare obbligatoriamente. In tal caso sono in grado di stabilire di chi è la responsabilità dell’incidente stradale per poi procedere con il risarcimento.
Cosa fare se l’assicurazione non paga
L’assicurazione non paga se ritiene il conducente responsabile del sinistro.
Quando l’assicurazione non opera (ad esempio perché scaduta o perché il conducente non ha la patente), la parte lesa viene risarcita da fondi speciali, quali il Fondo di garanzia vittime per la strada, per poi rivalersi sul responsabile diretto dell’incidente.
Quando l’assicurazione non paga, la parte lesa può avviare una procedura legale volta ad accertare la colpevolezza e le responsabilità dell’incidente stradale.
Se il danno ammonta fino a ventimila euro, la causa può essere presentata al giudice di pace. Se supera i ventimila euro, la causa va presentata in tribunale.
Chi avvia la procedura legale deve citare l’assicurazione e il conducente coinvolto nell’incidente stradale, il quale ha la possibilità di avvalersi di un avvocato.
Il contendente che perde la causa non è tuttavia chiamato a risarcire i danni che, per legge e nei limiti del massimale, sono pagati dalla compagnia assicurativa.

