
Dichiarare un falso sinistro stradale: Cosa si rischia e quali potrebbero essere le conseguenze penali e civili per l’automobilista? Frode assicurativa, condanna alle spese dell’incidente e deferimento di chi ha prestato falsa testimonianza sono alcuni dei rischi che si corrono. Approfondiamo l’argomento in questo articolo.
Come smascherare un falso sinistro stradale
Simulare un falso sinistro stradale significa rischiare serie condanne penali e civili con conseguenze anche molto gravi. Scoprire un falso incidente non è impossibile. Al contrario, esistono diverse pratiche da mettere in atto per verificare se un eventuale incidente rispecchia le modalità riferite. Di seguito sono riportate le più usate.
La perizia balistica:
Grazie al supporto di sofisticati strumenti di calcolo è possibile accertare se le dinamiche del sinistro (rese note per legge) corrispondono a verità.
La perizia sui danneggiati:
Questo tipo di perizia consente di “smascherare” il falso sinistro basandosi sull’analisi dei danni fisici riportati. Se ad esempio uno dei passeggeri lamenta una lussazione alla spalla, la perizia sui danneggiati esaminerà gli elementi decisivi per confermare o smentire tale dichiarazione.
La conferma con il CTU:
Tale pratica si avvale dell’ausilio del consulente tecnico di ufficio. La CTU può essere balistica se è volta a confermare la compatibilità tra la dinamica dell’incidente stradale e i danni riportati. La CTU medica si sofferma sull’esame della compatibilità delle lesioni riportate dagli autisti e dai passeggeri coinvolti.
Truffa assicurativa per falso sinistro stradale
Tra le cose che si rischiano quando si viene sospettati di aver simulato un sinistro falso, vi è il reato di truffa assicurativa. Il giudice può infatti intervenire chiamando in causa la procura della Repubblica e ha il potere di far aprire un fascicolo penale per truffa assicurativa.
Per fare questo il giudice invia una serie di documenti come la prova del reato e volti ad attestare la simulazione del falso sinistro.
Possono rimanere coinvolti nel reato di truffa assicurativa automobilisti, passeggeri e testimoni, ma anche il meccanico, il carrozziere o il medico che ha emesso cure e certificati falsi.
Falso sinistro stradale: Cosa si rischia
Nella messa in scena di un sinistro falso rischiano anche i testimoni fittizi coinvolti e spronati a testimoniare nella causa civile.
Il ruolo dei testimoni non è secondario, al contrario è molto importante durante i processi in generale e nelle cause civili per incidente stradale in particolare. Pertanto chi viene accusato di falsa testimonianza rischia seri problemi penali.
Le conseguenze penali
L’automobilista può infatti essere querelato dalla propria compagnia assicurativa e da quella dell’automobilista rimasto coinvolto e che, ingannato, è tenuto a dover risarcire i danni.
Se il falso sinistro è stato premeditato da entrambi i conducenti, ambedue rischiano la denuncia penale per frode assicurativa da parte della compagnia assicurativa.
Le conseguenze civili
Chi simula un falso sinistro stradale rischia di essere sottoposto al cosiddetto “onere della prova”, ovvero la ricostruzione della dinamica dell’incidente (così come spiegato nel paragrafo precedente).
Se l’assicurazione attesta il falso incidente stradale, l’automobilista rischia:
- di non ricevere il risarcimento danni da lui anticipato per l’avvio della chiamata in giudizio. Questo comprende le spese di avvocato, le spese del CTU, ovvero del consulente tecnico d’ufficio, i costi della perizia balistica, il contributo unificato, il costo delle notifiche e dei bolli)
- di dover sostenere le spese della compagnia assicurativa che è stata chiamata in causa. Questa condanna ha un nome specifico: “condanna alle spese processuali”.
Anche i falsi testimoni possono subire delle importanti conseguenze civili poiché rischiano di essere denunciati per falsa testimonianza dal magistrato che li ha ascoltati in udienza.

